Cura e Cultura è il mio blog personale, la mia stanza-studio con tanto di scrivania, divano, libreria, foto ricordo, post-it promemoria, quaderni e libri accatastati, borse vuote e borse piene, tesi di laurea da leggere, PC acceso, portatile chiuso e cavo avvolto, penne sparse, evidenziatori in ordine, mini post-it colorati, manifesti arrotolati per scriverci sul retro, la Olivetti Lettera impolverata, centinaia di elefanti di tutte le dimensioni.
Come qualunque altra stanza-studio, questo blog è fatto di strutture solide e stabili (le pagine, che è possibile consultare cliccando in alto sui pulsanti sotto la testata o selezionandole nell’elenco ai piedi del blog) ma anche di materiale più leggero, volatile, temporaneo (gli articoli, che è possibile leggere scorrendo la colonna centrale del blog o scegliendoli nell’elenco).
C’è anche un divano per ospitare chi, per caso o per scelta, passa da qui e decide di leggere. È molto gradita la chiacchierata ma è ancor più apprezzato il silenzio giacché “il silenzio tra due amici” è uno dei 33 nomi di Dio (Marguerite Yourcenar).
Apro questo blog in occasione del trentesimo anniversario del terremoto dell’Irpinia: una domenica sera di trent’anni fa una scossa terribile devastò, in novanta secondi, l’esistenza di migliaia e migliaia di persone; in misura infinitamente inferiore, ci mancherebbe, la cambiò anche a me, giovane studente obiettore di coscienza, che la mattina dopo mi avviai per un viaggio che non è ancora finito.
Dedico questo mio inutile blog a coloro ai quali, in tutti questi anni, mi sono sinceramente affezionato (comunque sia andata a finire).
Trani, 23 novembre 2010
4 commenti
ciao felice il tuo blog mi piace tanto e sono molto contenta di averlo visitato e aver ricevuto questa mail
ciao stella
ciao, ho visitato il tuo blog oggi per la prima volta, lo trovo davvero ricco e accogliente. Voglio continuare a leggerlo,
a presto
sono in religioso silenzio ed ascolto ….
Sentire parlare DI LERNIA è grande leggerlo ed informarsi o riconfermare quanto si pensa è incredibilmente “GRAZIE”.