Carissime lettrici e Carissimi lettori di questo blog, a quattro anni di distanza da Eppure il vento soffia ancora torno in libreria con Tieniti forte. Lettere al figlio che parte (sempre per Bordeaux Edizioni) continuando a portare avanti il progetto editoriale, che voi conoscete bene, di fare pezzi di antropologia della vita quotidiana e familiare (o di fare a pezzi l’antropologia, dipende dai punti di vista), nel segno della cura come esperienza primaria e radicale della nostra vita, utilizzando lo strumento dell’autobiografia o, meglio, della mia autobiografia.
Tieniti forte. Lettere al figlio che parte è un “giro della famiglia in quaranta brani” (intuizioni in presa diretta, pubbliche ammissioni, stralci di diario, trascrizioni di sogni, lettere che partono da un altrove assoluto, la mia vita privata) che rimandano al sentire e al sapere di ciascuno e di ciascuna che legge, in una dinamica di rispecchiamenti nella quale è possibile e utile perdersi; un “viaggio al centro della famiglia” mai fine a se stesso.
Voi che da tanti anni leggete questo blog sapete che anche questo libro (che riprende alcuni dei brani qui pubblicati) è colmo del rischio di una intimità che vuole offrirsi alla passione di molte e di molti per la riflessione sulla propria esistenza, toccare il sentire urgente di tante e di tanti, generare vortici di interrogativi, guardandosi bene dal risolverli.
Vi aspetto metaforicamente in libreria ma, soprattutto, vi aspetto fisicamente alle presentazioni che faremo nelle prossime settimane in varie località: mi farà piacere, come è accaduto in passato, scoprire che siete in sala e conoscervi personalmente.
A presto. Un grande abbraccio a ciascuna e a ciascuno.
Grata per questo dono di te che tutti ci connette in un più ampio senso di noi